Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1911, III.djvu/359

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356 PARTE SECONDA e che non se ne partano già mai. E se pur talora le bisognasse altrove di mostrarsi, ho voluto che questa del chiaro e valoroso vostro nome vertuosamente armata si veggia comparire, a ciò che la riverenza e riputazione di quello da questi superstiziosi ippocriti sicura la mantenga. Ché in vero quel generoso nome vostro tale seco apporta valore, che ella può in ogni luogo senza téma d’esser morsa lasciarsi vedere. Né deve, madama, a voi che si gran dama séte parer di strano che io, uomo basso c di poca stima, tanto presuma di potermi valer di voi, non v'avendo più che una volta fatto riverenza, quando in compagnia de l’illustrissimo e reverendissimo monsignore cardinale d’Ar- mignac, uomo da esser sempre con prefazione d’onore nomato, veniste a Bassens ed alloggiaste in casa de l’illustrissima eroina madama Gostanza Rangona e Fregosa, mia padrona e signora. Qui adunque ove io a le muse ed a me stesso vivo, tal, ora, ci donaste saggio de l'umanità, gentilezza e cortesia vostra, che io posso ragionevolmente pensare, senza esser ripreso né ricever biasimo alcuno, di prevalermi in questo del vertuoso e chiaro vostro nome. Ma che debbio io temere, avendo contino- vamente in memoria le larghe e cortesissime vostre offerte che, non le avendo io meritate, degnaste al partir vostro di qui si graziosamente con si onorate parole farmi? La fama poi che del vostro valore per tutto suona e ciò che de la conversazione e costumi vostri tutto il di da chi domesticamente vi conosce, onoratissimamente si predica, mi fanno credere che se ben io non v’ho mai fatto servigio, che questa novella mia non vi sarà discara, anzi porto ferma openione che cara l’averete. Mi sono anco mosso a donarvela e scriverla al nome vostro, perché in questi sei anni che di continovo sono dimorato in questo regno di Francia, ancora non ho veduto donna alcuna che più di voi si diletti de la lingua italiana né che più volentieri oda legger le cose in quella scritte. Il che pienamente dimostraste alora che con intenta attenzione alcune mie novelle che lessi ascoltaste e, che non picciola cosa mi parve, si vide qual fosse il giudicio vostro quando giudiziosamente sceglievate il buono ed il meglio. Questa adunque novella vi mando e al vostro nome