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NOVELLA XL 373 crederei sempre che chi simile ingiuria riceve, come tu pensi che 10 fatta t’abbia, sempre l’ha innanzi agli occhi e non se la oblia «r¡á mai. Voglio adunque che se ne venga a la prova che si può, perciò che io sono presto a chiarirti ohe io mai non pensai starmi altramente con Cinzia se non come con una de le mie sorelle, non che io sia venuto a nessun atto meno che onesto. E vivi sicuro che s’io ti lasciassi con questo scropolo in mente, che mai non viverci contento né mai più mi potria entrar in testa né essermi persuaso che tu mi fossi quel leal amico che fin qui stato mi sei. Chi dubita esser impossibile che tu sempre mi tenessi uomo perfidissimo e di poco onore? Io non ti conosco di si poco ingegno né di cosi mal animo che tu volessi amare chi, secondo 11 tuo credere, disonorato t’avesse, ed esser mostro dal volgo a dito come un caprone e persona che tenga poco conto de la riputazione ed onor suo. Camillo mio, io sono gentiluomo ed uomo d’onore, e prima morir vorrei che commetter una si fatta sceleratezza contra te. Poi non sai tu se io amo colei che del mio core è donna, a cui io unicamente e con ogni riverenza servo ed onoro? E ben che lontano da lei ora mi trovi, nondimeno tu puoi pur esser chiaro se con altra donna ho voluto domesticarmi già mai. Ed ora vorrai che io sia divenuto si pazzo ch'io abbia commesso questa follia? Tolga Iddio da me che mai ci pensi ! Si che delibera farne la prova, per assicurarti che Giulio t'è vero e fedelissimo amico. Ma chi t’ha detto che io abbia fatto cotesto fallo ? — A me lo disse — rispose Camillo — la balia. — Dunque quella lupa de la balia — disse Giulio — t' ha piantata questa carota? Ella è una trista ubriaca né sa quello che si dica. Se ella fosse uomo si come è donna, io le cavarei gli occhi e vorrei col parangone de l’arme farla mentire di quanto ha detto, come una bugiarda che ella è. — Camillo che pure teneva per fermo la faccenda essere come la traditora balia gli aveva divisato, ed ancora che sommamente l’atto gli fosse stato di grandissima noia, nondimeno egli non voleva perder l’amico, in questa guisa a Giulio disse: — Io te l’ho detto e di nuovo te lo ridico, che, sia come si voglia, io stimo più te che non faccio quante Cinzie si trovino, e sono per esserti sempre quel fratello