Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1911, III.djvu/63

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6o PARTE SECONDA eguali in giuochi, in feste, in mangiare e bere scherzevolmente il tempo e in lascivia consumare. Vedute queste, essendo già notte scura e a cavallo rimontati, verso Collazia ove alora Lucrezia dimorava s’inviarono. Quivi accolsero la bella Lucrezia che, nel mezzo de la sala tra le sue. donzelle al lume sedendo, certi lavori di lana faceva che alora s’usavano, e tuttavia lavorando, tra quell'altre che lavoravano, de le cose del campo che intorno Ardea sedeva domesticamente ragionava. Ella come vide il marito con i Tarquini, levatasi in piede, si fece loro incontro e quelli donnescamente con accoglienze a’ gradi loro convenevoli accolse, e fatto portar da sedere, con onesti e dilettevoli parlari cominciò ad intertenergli. Il perché veduti quei leggiadri modi con la grata accoglienza, e la divina ed incredibile bellezza di Lucrezia considerata, i tre fratelli di bocca propria essere da Collatino vinti si confessarono e la lode de la lor domestica contesa unicamente a Lucrezia diedero. Il vincitore Collatino disse che era tempo di cena, la qual Lucrezia senza strepito in poco d’ora molto suntuosa e delicata fece recare. E cosi i tre fratelli con Collatino e Lucrezia cenarono, ragionando come si costuma di varie e piacevoli cose, di maniera che se prima avevano Lucrezia commendata, avendola poi più domesticamente praticata, quella per la più compita d’ogni grazia donna che veduta avessero giudicarono. Quivi, più che non era convenevole Sesto Tarquinio la somma ed indicibil beltà di Lucrezia riguardando, di giudice divenne amatore e cosi di quella s’abbarbagliò e fuor di misura accese, che deliberò far ogni cosa per goder l’amor di lei. Ma perché chiaro conosceva che le preghiere si spargerebbero indarno e che il tentarla non averebbe luogo, sapendo quanto d’esser onestissima era lodata, non avendo rispetto al vincolo de l’ospitalità né del parentado che era tra loro, perseverando nel suo disonestissimo proposito, pensò di trovar qualche occasione a ciò che quello con inganno ottenesse che sapeva non poter con consentimento di lei ottenere. Cenato che si fu, essendo già gran parte de la notte passata, preso da Lucrezia congedo, tutti di brigata a l’oste intorno di Ardea se ne tornarono. Sesto Tarquinio