Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1911, IV.djvu/218

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NOVELLA XV 215 di modo che il misero re, pieno di rabbia e di furore, non si possendo sviluppare, miseramente arse e come una bestia se ne mori. Le croniche, che di cotal morte parlano, dicono che fu espresso giudicio di Dio per punire l'esecrabili sceleratezze di cosi vizioso re. Ma Dio solo è quello che sa la verità, a noi incognita, perché i giudici divini sono un profondissimo abisso. Egli è ben vero che grandissima difficultà è a viver male e morir be