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PARTE TERZA
Frigemont de la nobilissima stirpe di Montpesat, e vi si ritrovi
il barone di Ramafort, giovine di nobilissimo e molto antic
legnaggio, il quale è stato assai in Italia e intende e pari
assai acconciamente il parlar italiano. Egli è poi il più festevo
compagno e quello che meglio sappia con bei motti e face
rallegrare e tener in festa quelli che seco sono. Onde essend
le donne ritirate in camera e tutti noi altri iti a diporto nel
giardino, che ci abbiamo molto bello, fu pregato il barone di
Ramafort che con una de le sue novellette ci volesse interte
nere. E cosi, essendo tutti assisi sotto un pergolato, egli narr'
una novella che pur assai ci fece ridere e meravigliarsi tutta
la compagnia. E certo a me parve una cosa molto strana.
Avendola adunque scritta, con la comodità di questo messo ve
la mando e vi dono, a ciò che sempre col vostro onorato nome
in fronte si veggia, e s’intendano i vari accidenti che, or qua
or là-, tutto ’1 di accadono. State sano.
NOVELLA LXI
Fra Filippo de l’ordine dei minori, non possendo goder la sua innamorata,
si castra e le presenta il membro tagliato via.
Ritornando io ultimamente d’Italia, feci il camino per la Lin-
guadoca, e passando per una antica e nobile città, mi fu da
un mio oste detto che non era molto che era accaduta una
novella, la quale parendomi strana, me la feci narrare più d’una
volta per meglio imprimerla ne la mente. Ora che le nostre
madame sono ritirate e che abbiamo alquanto più largo cam
di novellare che quando elle ci sono, io vi vo’ dir quanto alor
in Linguadoca intesi, che dapoi da persone molto degne di
fede m’è anco suto affermato per cosa indubitata e vera. Dice
adunque che in quelle parti fu un monastero di monache di
san Francesco, ed ancora v’è, di santità e religione famo¬
sissimo, nel quale sono vestite monache nobilissime e de le
prime schiatte di tutta Francia, che vivono sotto il governo di