Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1912, V.djvu/236

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IL BANDELLO

a la cristianissima prencipessa

sorella unica di Francesco re cristianissimo

margarita regina di navarra

duchessa di Alenzon e di Berri

salute


La troppo umana lettera vostra, serenissima reina, che in risposta de la mia, che vi mandai con la mia Ecuba, ora voi mi fate, rende verissimo testimonio che di ciò che scrissi de le vere e rare vostre vertuti io punto non mento, anzi appar piú che chiaro che io la menomissima parte non toccai. Pertanto, veggendo quanto con umane e onorate parole voi mi ringraziate che essa Ecuba al glorioso nome vostro abbia consacrata, e altresí leggendo quello che di me scrivete al magnanimo vostro cavaliero il signor Cesare Fregoso mio signore, ini fa veramente credere che voi in ogni secolo siate donna incomparabile, e che tante vostre divine doti si possano piú tosto riverire e ammirare che lodare a pieno. Ora, cercando io tutto il di mostrarvimi quello divoto servitore che vi sono, avendo l’origine de la casa nobilissima di Savoia, secondo che qui in Pinaruolo narrò il signor Tristano di Monino, descritta, quella vi mando, persuadendomi quella devervi essere cara, si perché madama Aloisa vostra onorata madre da la stirpe di Savoia è discesa, e altresi avendola narrata monsignor Monino vostro criato. Egli a la presenza di molti signori quella disse, quando io per commissione de l’illustrissimo signor conte Guido Rangone, luogotenente del re cristianissimo in Italia, a esso monsignor di Monino feci il privilegio de la terra di Vigone. Essa adunque Origine a Io reale nome vostro dedicata vi mando e dono; e dopo con ogni umiliti essermi a la vostra buona grazia raccomandato, vi bacio le reali mani. Feliciti nostro signore Iddio ogni vostro desire.