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NOVELLA XIX (XX)
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e da se stesso giustificando la figliuola, accecato da la sua pro¬
pria passione, fece venire a sé quattro figliuoli che avea, uomini
prodi de la persona ed esercitati ne Tarme, e a quelli espres¬
samente commandò che tutti quattro insieme devessero andare a
la corte de T imperadore e in publica udienza dimandargli giu¬
stizia de la morte de la loro sorella contra il prence Beraldo.
Partirono li quattro fratelli, deliberati di ubedire il padre loro
con si gran core, come egli con estrema còlerà imposto gli
avea e commandato. Il primo di essi fratelli si nominava Terigi,
il secondo Enrico, il terzo Corrado e l’ultimo Lodovico. Arri¬
vati che furono questi quattro baroni a la corte, proposero la
loro querela a l'imperadore, e menacciavano fieramente il prence
Beraldo come assassino de l’imperatrice. L’imperadore gran¬
demente si turbò, parendoli che la morte de la moglie mai non
si poteva rammemorare senza vituperio e vergogna di lui. Onde
dopo molti proposti e parlamenti, l’imperadore li rispose che
non ci era uomo al mondo che in cotale caso de la morte de la lor
sorella avesse più interesse che egli, ma che bisognava aver
pazienza e non ne far più motto, perciò che quanto più la cosa
si moveva tanto più putiva, non si potendo parlar di quella
che di più in più non si discoprisse la disonesta e malvagia
vita de la lor sorella. Ma per giustificazione del suo nipote il
prence Beraldo, che bastava la impudica femina essere stata
morta in uno letto ne le braccia del suo adultero; però che
non accadeva andare più cercando altra prova. A questa risposta
li quattro fratelli, pieni d’ira e di còlerà, crollando il capo e
non possendo o non sapendo moderare l’indignazione che gli
affocava e commovea for di modo, ¡ratamente risposero che
poi che vedevano l’imperadore non li volere fare giustizia, che
si metteriano ad ogni rischio per prendere la debita vendetta,
non li parendo ragionevole che il prence Beraldo devesse avere
si buono mercato del loro sangue. Il conte Rainero, intendendo
che l’imperadore non era per fare altro, persuadendosi la
figliuola essere a torto ancisa, deliberò per via de la forza vendi¬
carsi, e congregato assai buono numero di cavallaria e fanteria,
mandò li quattro suoi figliuoli a guastare il paese de la Sassonia.