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NOVELLA XIX (XX)
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di tutta Lamagna e in quello tempo non potesse portare le
insegne o siano arme di Sassonia. E cosi rimasero, quelli che
guerreggiato aveano, in tranquilla pace. L’imperadore, cui senza
fine despiaceva il partire del prence Beraldo, ma per acquetar
li tumulti germanici vedeva essere dr bisogno che si partisse,
dopo molti ragionamenti: — Io — disse, — nipote mio carissimo,
voglio che da ora innanzi la insegna tua sia uno scudo d’oro
con una aquila negra dentro, che abbia il becco e le gambe
rosse. Questa arma ti servirà d’insegna e ornamento in le im¬
prese tue per te e la tua posterità. — Accettò con lieto core
Beraldo il dono de l'imperadore, e da molti de li suoi vassalli
ben accompagnato, dopo l’aver rese al zio le debite grazie, se
ne parti, e con lui, al partir di Lamagna, molti soldati del
paese, li quali di quello il gran valore ne la milizia sapevano,
si congiunsero. Pervenne con li suoi commilitoni ne la Borgo¬
gna. che allora era reame, e vi regnava il re Bozzone, che
molto volontieri e con allegro viso abbracciò il prencipe Beraldo,
sperando col mezzo di quello ricuperare alcune sue castella,
che certi uomini di malvagia e pessima vita gli aveano rubato,
e non lassavano passare viandanti e mercatanti che essi non
dispogliassero e sovente anco ammazzassero. Narrata adunque
la cosa a Beraldo, quello pregò che volesse essere seco a ga-
stigare que’ assassini; il che Beraldo gli promise di fare. Ove
in breve tempo cosi valorosamente si diportò, che furono quelli
ribaldi messi a filo di spada e le castella ricuperate. Ma se io
rni vorrò mettere a contare tutte le imprese che Beraldo fece,
il mio ragionamento saria troppo lungo. Bastivi dire che Be¬
raldo e li suoi successori acquistarono la Savoia, il contato di
Morienna, il marchesato di Susa, Turino col Piemonte e altri
luoghi, e furono prima chiamati conti di Savoia, dapoi da
l’imperatore furono criati duchi di Savoia. Fecero molto belle
imprese in Oriente in favore de li regi di Gierusalem contra
infedeli, e cose altre assai, degne di eterna memoria, che sparse
per le istorie si trovano.