Vai al contenuto

Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1912, V.djvu/268

Da Wikisource.

NOVELLA XXIV (XXV) ci fossero venti manifesti errori, cosi ne la lingua come ne la ortografia, de le quali nulla sapeva. Cotestui era chiamato Gioan Antonio Dolce, bergamasco; ma essendo cuoco del capitano Scanderbecco di albanesi cavalli liggieri, si acquistò il nome, non so come, di Fracasso da Bergamo. De le segnalate condizioni di costui chi volesse a pieno ragionare, non si perve- neria mai a la fine. Pure, perché io l’ho conosciuto e praticato molti anni, non posso fare che alcuna de le sue sgarbate condizioni non vi dica. Prima, egli è più temerario e presontuoso che persona che io mi conoscessi già mai. Discrezione in lui non alberga né civilità che si sia. E tra le molte sue gherminelle e vegliaccherie che ha, questa ne è una: che quando serve uno padrone, se da quello fosse mandato per quale si voglia importantissima cosa ove bisogni usare celerità, o vero che vi andasse la vita di uno uomo e bisognasse non che andare ma volare a parlar a’ giudici o altri per aiutarlo, e trovasse egli in via da poter guadagnare uno o dui marchetti, non pensate che si movesse di passo: e’ si fermeria tre o quattro ore e più anco assai, perciò che tiene più conto di uno bagattino, che de la vita di colui per lo quale è mandato. Più e più volte bisogna che vada per gli affari del signore a Vinegia, e sempre il signore Cesare li fa dare denari per andare e tornare. Non crediate che egli mai entri in osteria né che spenda uno soldo, perché non va per la strada corrente e dritta, ma camina per traversi, a trovare questi e quelli amici del signore e alloggia con loro, acciò che possa civanzare tutti i danari che ha per fare il viaggio avuti. Ma io ora non vuo’ intrare nel pecoreccio di cotestui, perciò che non ne potrei cosi di liggiero venire a capo, essendo le sue pecoraggini tali e tante che non si espli- carebbero in molti giorni. Vi dico adunque clic quando il signore Cesare o sé o altri profumava, se il bergamascone poteva dar de le mani su uno di quelli vasi di zibetto o composizione, che tutta la barba largamente e senza discrezione insieme con li capelli si profumava, di maniera che assai spesso votava quelli vasi. Bartolomeo bergamasco, che al presente in Pina- ruolo vedete maestro di casa di esso signor Cesare, attendeva