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NOVELLA I (II)
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nostra contessa e signora, con quale ragione mosso ti sei a
lasciare la cura di quello glorioso e dignissimo imperio, che a
la tua fede, tra tanti eccellentissimi eroi che colà erano, ti
fu commesso? Ora che del tuo consiglio, de la tua prudenza
e del tuo valore esso imperio ha più che mai bisogno, come
ti ha dato il core, come hai potuto sofferire che quelli baroni,
li quali te fra tanti altri grandi signori elessero e collocarono
tanto amorevole e onoratamente ne lo seggio imperiale, senza
te siano restati in bocca di barbari cosi contrari e fieri nemici
al nome di Francia? Io veramente porto ferma opinione che
quando tu fussi il vero Baldoino, poi che tanto tempo nascosto
a tutti stato sei e nulla cura hai preso di quello imperio orien¬
tale, che meglio assai fatto averessi a non ti volere con queste
tue mal composte fizzioni fare Baldoino, essendo a l’uno e a
l’altro imperio chiaro e manifestissimo che sono cerca venti
anni che egli morio e tutti noi per morto pianto l’abbiamo.
Vorrei anco da te sapere per quale cagione, avendo tu il ca¬
rico tutto de le cose orientali, e cosi mal governate che per
tuo pessimo governo sono tombate in roina, hai finto di essere
morto? Che premio, che lode aspettavi tu di questa sciocca
simulazione? E se hai voluto che ciascuno, cosi greco come
latino e di ogni altra nazione, credano la tua morte, con quale
colore di ragione vuoi tu che noi ora crediamo che tu sia vivo,
essendo stato fora de la cognizione di tutto il mondo circa venti
anni? Con quale velo di tenebre hai tenuto tanto tempo ascosa
la mai està del tuo volto, a tutti cosi nota? con ciò sia cosa che
per ¡spazio di quattro lustri nessuno ti abbia veduto e tu non
sia stato in veruno luoco che si sappia. Che vuole dire che,
vivendo il re Filippo Augusto e molti de li suoi baroni e si¬
gnori fiandresi, che ti potevano convincere per bugiardo, non
sei a casa ritornato e non sei risorto fora de la sepoltura? che
nuova forma hai tu assunta, ingannando con mentite larve tante
persone? Dimmi: essendo già cosi lungo tempo trascorso che
il vero Baldoino per morto abbiamo amaramente pianto, ti pare
egli conveniente che cosi di liggiero madama la contessa, figliuola
sua legittima e erede degli ampli suoi domini, e tutti noi ti
M. Bandello, Novelle.
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