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IL BANDELLO al vertuoso MESSER PIETRO BARIGNANO Gli ultimi sonetti ed il bellissimo madrigale che voi ne la villa di Montechiaro in Bresciana mi deste, come io fui in Bre- scia mostrai al nostro gentilissimo messer Emilio Emili. Io non voglio ora stare a dirvi ciò che egli ed io del vostro soave stile e de la vostra ingegnosa e bella invenzione dicessimo. Solo vi dirò che tra Montechiaro e Brescia io gli lessi e rilessi piú volte per camino, e quanto piú quelli io leggeva tanto piú cre- sceva il disio di rileggerli, il che anco a messer Emilio av- venne. Ora per mandarvi ima de le mie novelle, ve ne mando una che non è molto che in Mantova, a la presenza di madama illustrissima la signora Isabella da Este marchesana, narrò il molto piacevole messer Domenico Campana Strascino, ritornando da Milano a Roma ed avendo quel di a Diporto desinato con messer Mario Equicola e meco. La novella è istoria, de la quale fa menzione Dante nel Purgatorio. Tuttavia io l’ho voluta met- ter con l’altre mie istorie, o siano novelle, e a voi donarla. State sano. NOVELLA XII Un senese truova la moglie in adulterio e la mena fuori e l’ammazza. Siena, mia antica patria, fu sempre, come anco oggidí è, molto di belle e cortesi donne copiosa, ne la quale fu giá una bellissima giovane detta Pia de’Tolomei, famiglia molto nobile. Costei, essendo in etá di maritarsi, fu data per moglie a mes- ser Nello de la Pietra, che era gentiluomo il piú ricco alora di Siena e il piú potente che fosse in Maremma. Ella, che contra