Pagina:Bandello - Novelle, ed. riveduta, vol 1, 1928 - BEIC 1971550.djvu/347

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esser guardato, intendendo la fiera proposta de la madre, si sforzò assai con evidenti ragioni levarla da si periglioso intento, mostrandole la manifesta rovina di se stesso ed appresso di lei, perciò che non ci vedeva modo a rubar quel corpo che non fosse preso. E venendo in mano del re, i furti si sarebbero senza dubio scoperti, e come ladro egli impiccato e come consapevole ella e consenziente punita de la medesima pena che da lui si soffrirebbe. Moltre altre ragioni disse il figliuolo a la madre per rimuoverla da la detta openione. Ma il tutto fu indarno, e cosa che sapesse dire e mostrarle i manifesti perigli nulla giovarono. Ella, piú ritrosa ed ostinata che un cavallo restio, mai non volle cangiar openione, anzi come forsennata gridava tuttavia che se egli non faceva ciò che comandato gli aveva, che al re il tutto direbbe. E con questa conchiusione lasciò il figliuolo fieramente smarrito e pensoso. Egli è per certo pure una gran cosa quando una donna si mette una frenesia nel capo e che delibera di voler le cose a suo modo o siano ben fatte o male. E per il piú de le volte sono piú ostinate in una openione trista e falsa come se la ficcano in capo, che non sono ferme nel ben operare. Ma io mi voglio raffrenare, né vo’che questa vecchia ribambita mi faccia dir mal de le donne, ancor che ella meriti tutti i biasimi che si possano dare a una malvagia e rea femina, volendo ad ogni modo por se stessa ed il figliuolo proprio a rischio di morte. Ora, quando il giovine vide pure che la madre s’era ostinata e voleva per ogni via che gli recasse il corpo del fratello a casa e. che a volerle contradire era lavar un maton non cotto, si mise a pensare e ripensare che mezzi userebbe a dar effetto al disordinato appetito de la ribambita madre. E poi che assai ed assai ebbe farneticato, di mille mezzi che chimerizzato aveva deliberò provarne uno, che a lui parve il piú facile a fare e men peri- glioso a conseguir l’intento suo. Aveva egli in casa dui asini che per bisogni di quella teneva. Onde, avendo alloppiato quattro utri d’ottimo e soavissimo vino, di quello gli asini caricò. Venuta poi la notte andò non molto lontano dal luogo ove il fratello stava appiccato. Ed essendo circa la mezza