Pagina:Bandello - Novelle. 2, 1853.djvu/225

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concorsero per aiutar quelli de la patria, vi si condusse Giovanni Lavagna, uomo nodrito su l’arme così ne le battaglie de la terra come in quelle de la marina, e de la sua persona era uomo assai prode ed animoso nei perigli. Come egli fu giunto a la casa, cominciò a salir le scale per andare in sala ove sentiva esser il romore. Avvenne che essendo già quasi salito, che Alfonso al capo de la scala per discender venne, avendo seco alcuni dei suoi servidori. Come egli vide il Lavagna che montava, essendo esso Alfonso in grandissima còlera e non si potendo in modo alcuno dar pace de la perdita de la sua signora che tanto amava, con uno viso turbato e minacciante voce disse al Lavagna: – Ove ne vai, moro bianco e villano traditor che tu sei? – Il Lavagna che non era uso a portar di groppa e sofferir che altri l’ingiuriasse, o conoscesse Alfonso o no, gli disse che mentiva e che era un giudeo marrano. Da le parole vennero a menar le mani, di modo che il Lavagna gli tirò una brava stoccata e il passò di banda in banda, onde il povero Alfonso subito morì. Gridarono gli spagnuoli: – A l’arme, a l’arme! – e medesimamente il popolo s’armò, e in quella mischia furono morti alcuni spagnuoli. E se l’imperadore con l’autorità sua non vi s’intrometteva, avevano i genovesi animo di vendicar i ricevuti danni al tempo del sacco di Genova. In quei tumulti il Lavagna dubitando de la giustizia, si partì e si salvò su quello di Piacenza.


Il Bandello al molto magnifico e vertuoso signore il signor Paolo Antonio Soderino


Ancor che tutto il dì si veggiano occorrer varii casi, così d’amore come d’ogn’altra sorte, e mille accidenti impensatamente nascere, non è perciò che di simil avvenimenti non si generi meraviglia in noi e che assai sovente non rechino profitto a chi gli vede od intende. E tanto più è maggior la meraviglia e l’utile più fruttuoso, quanto che le cose meno sperate avvengono. Per questo mi pare che ogni volta che cosa memoranda interviene, e che non sia con l’onor de la penna a la memoria de la posterità consagrata, che veramente facciamo non picciola ingiuria a noi stessi ed anco a quelli che verranno