Pagina:Bandello - Novelle. 3, 1853.djvu/326

Da Wikisource.

altrui, e di quella mi privi la quale io ferventissimamente amo; e mancando di lei, mancarei de la propria vita: se tu la moglie mi levi, mi levi a vita. Ora io non so, signor mio, se Antioco tuo figliuolo fosse de la tua Stratonica innamorato, se tu di lei fossi a lui così liberale come pare che tu voglia che io de la mia gli sia. – Volessero gli dèi immortali, – rispose subito Seleuco, – che egli de la mia carissima Stratonica fosse acceso, chè io ti giuro per la riverenza che a la sempre onorata memoria di mio padre Antioco e di mio avo Seleuco porto, e per tutti i nostri sacri dèi, che liberamente essa mia, quantunque a me carissima, moglie subito al mio figliuolo darei, di maniera che tutto il mondo conoscerebbe qual debbia esser l’ufficio di buono ed amorevole padre verso tal figliuolo, qual è il mio da me sommamente amato Antioco, il quale, se il giudicio mio non falla, è d’ogni aita dignissimo. Oimè, questa tanta sua bontà che egli dimostra in celar così gagliarda passione come è uno intensissimo affetto d’amore, non è ella degna che ciascuno gli porga soccorso? non merita ella che tutto il mondo abbia di lui pietà? Certamente egli sarebbe bene più che crudel nemico, anzi più che inumano e fiero, che a tanta moderazione come il mio caro figliuolo usa non avesse compassione. – Molte altre parole disse, chiaramente manifestanti che egli per la salute del figliuolo non solamente la moglie ma la vita volentieri averebbe data; onde non parendo più tempo al medico di tener celata la cosa, tratto da parte il re, in questo modo gli disse: – La sanità di tuo figliuolo, signor mio, non è in mia mano, ma ne la tua e di Stratonica tua moglie dimora, la quale, sì come io manifestamente per certi segni ho conosciuto, egli ardentissimamente ama. Tu sai ormai ciò che a fare ti resta, se la sua vita t’è cara. – E narrato il modo che tenuto aveva in avvedersi di tal amore, lo lasciò tutto pieno d’allegrezza. Restava solamente un dubio al re, di persuadere al figliuolo che Stratonica per moglie prendesse e a lei che quello per marito accettasse; ma assai di leggero a l’uno e a l’altro il tutto persuase. E forse che Stratonica non faceva buon cambio prendendo un giovine e lasciando un vecchio? Ora, poi che Seleuco ebbe la moglie col figliuolo accordata, fatto congregar l’essercito che aveva grandissimo, così disse ai soldati suoi: – Commilitoni miei, che meco dopo la morte del magno Alessandro in mille imprese gloriosamente stati sète, giusta cosa mi pare che voi di quanto io intendo fare siate partecipi. Voi sapete che io ho sotto l’imperio mio settanta due provincie, e che, essendo io vecchio, male a tanta cura posso attendere; il perchè, cari