Pagina:Bandello - Novelle. 4, 1853.djvu/233

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fede e religione cristiana, rese l’anima al suo Creatore e fu poi per santo da la Chiesa canonizzato. Al tempo adunque di Lodovico ottavo si trovò uno di tanta audacia e temerità che, governando Gioanna quelli paesi di Fiandra e Annonia che erano stati di suo padre, – che sopra quelli, fu anco imperadore di Constantinopoli, – ebbe ardire di presentarsi in Annonia, terreno nativo di Baldoino, e affermare sè essere il vero Baldoino, che di molti anni avanti in Oriente era già morto. Eragli altre volte stato persuaso che egli grandemente a Baldoino era simile. E ancora che persona non ci fosse tra tutti gli annòni che lo conoscesse, nondimeno appo quei popoli, cui il governo di madama Gioanna non piaceva, ritrovò alcuni che per lo vero Baldoino il raccolsero, e lo seguivano come loro vero nativo e proprio signore. Veggendosi questo falso Baldoino essere agli annòni accetto e il simile sperando li devesse avenire in Fiandra, da alcuni accompagnato intrò, monstrando ne le azioni sue una gran gravità e parlando con tanta maiestà quanta a uno imperadore di Constantinopoli pareva che si convenisse. Come la contessa Gioanna intese questo, non volendo che egli più innanzi passasse, per non mettere mutinazione ne la provincia, mandò ad incontrarlo a le confini il presidente del suo segreto consiglio con alcuni consiglieri seco. Esso presidente, come fu arrivato ove il falso Baldoino era, a questo modo cominciò a interrogarlo a la presenza di quanti ci erano. Disse adunque: – Se tu sei il vero imperadore di Constantinopoli e padre di madama Gioanna, nostra contessa e signora, con quale ragione mosso ti sei a lasciare la cura di quello glorioso e dignissimo imperio, che a la tua fede, tra tanti eccellentissimi eroi che colà erano, ti fu commesso? Ora che del tuo consiglio, de la tua prudenza e del tuo valore esso imperio ha più che mai bisogno, come ti ha dato il core, come hai potuto sofferire che quelli baroni, li quali te fra tanti altri grandi signori elessero e collocarono tanto amorevole e onoratamente ne lo seggio imperiale, senza te siano restati in bocca di barbari così contrari e fieri nemici al nome di Francia? Io veramente porto ferma opinione che quando tu fussi il vero Baldoino, poi che tanto tempo nascosto a tutti stato sei e nulla cura hai preso di quello imperio orientale, che meglio assai fatto averessi a non ti volere con queste tue mal composte fizzioni fare Baldoino, essendo a l’uno e a l’altro imperio chiaro e manifestissimo che sono circa venti anni che egli morio e tutti noi per morto pianto l’abbiamo. Vorrei anco da te sapere per quale cagione, avendo tu il carico tutto de le cose orientali, e così mal