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IL.
E ROUILEETO- METTETE ARL
® uomo aveva messo il suo segno di conquista sul ciclo.. Dal pe-
F: riodo del sogno e della speranza, dai primi timidi sbalzi di Dela-
grange e di Farman, si era arrivati alla realizzazione della padro-
nanza dell’aria e si andavano stabilendo e migliorando records che.
rappresentavano e documentavano altrettanti passi verso la perfezione
delle macchine e dei congegni destinati alla conquista del cielo.
L’uomo aveva anche fatto l’esperimento — il primo — di usare l'ala come arma e mezzo di guerra: nella guerra libica. Pei. primi nella storia avevano volato sul nemico, colpendolo e danneggiandolo nelle opere e negli individui, gli aviatori italiani della prima co- vata: Moizo, Piazza, Gavotti, £70s, Falchi, Rossi, Palma...
Si andavano intanto creando, presso i principali eserciti europei, formazioni organiche di aviazione, raggruppate in squadriglie, com- poste da piloti montati su apparecchi i più perfetti dell’epoca.
Anche l’Italia ufficiale volle, coi mezzi e con la fede che dispo: neva, imitare quanto si faceva con più intensa attività altrove, e cercò di aumentare il numero de’ suoi piloti militari.
Il sottotenente Baracca fu uno dei prescelti, (aveva infatti, il giovane romagnolo, fatto istanza di passare in aviazione fin dal gen- naio del 1912).
II primo volo: 4 maggio 1912
Partì con tre altri ufficiali — uno de’ quali doveva esso pure illu-
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strarsi nella grande guerra, Bolognesi, dei bersaglieri, romagnolo di
Forlì — alla volta della scuola francese d’aviazione di Reims, storica