![]() |
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. | ![]() |
N.° I.
Roveredo, primo ottobre 1763.
MEMORIE ISTORICHE dell’Adunanza degli Arcadi di M, G. M. Custode
generale d’ Arcadia. In Roma, 1761, nella Stamperia de’ Rossi, in 8®.
Quegli amanti d’inutili notizie, che, non sapendo come
adoperar bene il tempo, lo impiegano a imparare delle cor-
bellerie, e che bramano di essere informati di quella celebra-
tissima letteraria fanciullaggine chiamata Arcadia, si facciano
a leggere questo bel libro che ne dà un ragguaglio distinto
distintissimo. Il suo celibe autore l’ha scritto con tutta quella
snervatezza, e con tutto queU’umile spirito d’adulazione che
principalmente caratterizza gli Arcadi; e assai nomi rinomatis-
simi si trovano in e.sso libro registrati, la rinomanza de’ quali
non è stata punto mai rinomata nel mondo. L’opera è divisa
in dieci capitoli, che sono come dieci gioielli di vetro. Ecco
qui la sostanza di que’ dieci capitoli.
Il capitolo primo dice L’istituzione d’ Arcadia, e narra fra
1 altre fanfaluche il caso memorandissimo d’un certo poeta, il
quale avendo sentiti cert’ altri poeti recitare certe pastorali poesie
in certi prati situati dietro un certo castello, proruppe in questa
miracolosa esclamazione; — Egli mi sembra (notate quell’enfa-
tico Egli), egli mi sembra che noi abbiamo oggi rinnovata l’Ar-
cadia. Oh magica esclamazione, alla quale deve l’Arcadia
il suo nascimento, come da un picciolissimo seme nasce una