Pagina:Baretti - La frusta letteraria I.djvu/20

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14 LA FRUSTA LETTERARIA ricchito l’Oriente con molte sue opere in lingua armena, soleva - avere frequentemente in bocca questa sentenza, che « nessuna cosa s’ha a scrivere dagli scrittori, quando non aggiunga qual- che vantaggio, o almeno qualche diletto, a que’ pochi diletti e a que’ pochi vantaggi che già la società o naturalmente o artificialmente possiede». Ma il quondam filosofo del Mugello fu d’altro parere, e mostrò con questo suo libercolo un infuo- catissimo desiderio, non mica di vantaggiare o di dilettar gli uomini, ma sibbene di guastarli e di corromperli vieppiù di quello che già sono. Egli si è provato con questi pochi fogli di buttar sossopra tutto il politico ed ecclesiastico sistema della sua patria e di molt’altre patrie; e sciorinando alcune empietà già stomachevolmente fritte e rifritte da innumerabili scritto- relli oltramontani, ha bravamente mostrato di credersi atto a riformare il mondo nel morale, come nel fisico si credette pur atto a riformarlo quell’altro filosofo d’Aragona. Oh maladetta superbia, quando cesserai tu dal persuadere a’ vermi ed agli scarabei, eh’ e’ sono lionfanti e rinoceronti, e quando cesserai tu, balorda ignoranza, di sbagliare per lionfanti e per rinoce- ronti i vermi e gli scarabei! L’ infranciosata e abbindolata sofisticheria di questo di- scorso Del matrimonio tende apertamente e senza cirimonie a sconfortar gli uomini dallo stato coniugale, non solo con pro- var loro per via d’anatomia non v’esser marito alcuno che possa lungamente amar una moglie, ma provando altresi che non si dà, e non si può dare, moglie giovine e sana la qual possa (anche volendolo risolutamente) conservarsi intemerata agli amplessi d’un marito. Bella dottrina da predicare per accrescere la benevolenza e la pace e la sicurezza nelle no- stre famiglie, e per doppiare a mille doppi i vantaggi e i di- letti della umana società, in cui chi non si cura del vantaggio e del diletto d’esser nato bastardo, e chi si compiace di redare i beni posseduti da’ suoi maggiori, bisogna che appaia nato da un uomo e da una donna congiunti in matrimonio. Chi prestasse fede al filosofo del Mugello, un galantuomo che s’ammoglia non può più badare seriamente a studio alcuno;