Pagina:Baretti - La scelta delle lettere familiari, 1912 - BEIC 1749851.djvu/340

Da Wikisource.

LETTERA VENTISETTESIMA

DEL QUARTIERMASTRO ALBANO

al conte Carroccio del Villars [Dei valdesi, dei loro luoghi, della loro storia politica e religiosa, dei «barbi», delle loro industrie e del loro carattere.] Vi trasmetto, signor conte, le poche notizie che m’è venuto fatto di porre insieme intorno a’ valdesi, chiamati dal nostro volgo «barbetti», e che si dovrebbon anzi chiamar «barbi», per una ragione che vi dirò piú sotto. I valdesi occupano un paesuccio nell’Alpi, molto scabro e montuoso, posto fra il Piemonte e il Delfinato, e principalmente formato da tre valli: l’una chiamata di Lucerna, l’altra della Perosa, e di San Martino la terza. Aggiungansi, ad esse tre valli, i tre distretti chiamati di Prarostino, di San Bartolommeo e di Roccapiatta, situati fra la valle di Lucerna e quella della Perosa. Non è facile dire con esattezza quanto spazio venga occupato dalle tre valli e dai tre distretti, perché nessuno, ch’io sappia, l’ha mai misurato. Vuoisi nondimeno dagli abitanti che la valle di Lucerna s’abbia un’estesa di circa venti miglia, vale a dire d’un terzo di grado da levante a ponente; e che la larghezza da mezzodi a tramontana tocchi delle dodici miglia, cioè che sia poco meno d’un quinto di grado. L’ altre due valli e i tre distretti, ogni cosa presa insieme, passano d’un terzo, o poco piú, lo spazio occupato dalla valle di Lucerna. Ho detto che il paesuccio è scabro e montuoso; e di fatto lo è in siffatta guisa da non vi trovare da veruna banda un pezzo di piano di due miglia in quadro. Non sono pochi i fiumi o, per me’ dire, i torrenti che Innaffiano in piú parti, e che tutti scorrono da ponente a levante, per venire da ultimo al Po, al quale tributano l’ acque che menano, qual piú tosto e qual piú tardi. I principali fra que’ torrenti sono il Pedice e