Pagina:Baretti - La scelta delle lettere familiari, 1912 - BEIC 1749851.djvu/58

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e per fare cosi ridere la brigata a conto d’esso. Di grandi invenzioni s’inventarono gli uomini per ridere gli uni a spese degli altri! Effetto di quella superbia e di quella malignitá che s’entrarono ne’ nostri cuori insieme col peccato originale. La vista che si ha dalle finestre della prefata sala de’ daini è molto bella, perché l’occhio comanda molto paese. Il resto dell’edifizio, come dissi, è tutto guasto e presso che tutto rovinato. Ora lo stanno rifacendo e pare che l’idea sia di restituirlo alla sua primiera forma. Il reai palagio di Mafra non è però stato né tampoco in parte buttato giú dal terremoto, come avvenne a tant’altre fabbriche del Portogallo; il danno che ne ricevette fu molto leggiero. È però cosa strana vedere fra l’ altre cose li zocchi delle due colonne all’entrata della chiesa rotti tutt’a due dallo inchinarsi di quelle. Ma la mole di tutto l’edifizio è tanto soda e tanto fortemente connessa in tutte le sue parti, che, quantunque sia stata scossa, anzi piegata come canna al vento a destra e a sinistra due o tre volte all’ondeggiar del suolo, pure nel fermarsi della terra ogni cosa tornò a trovarsi nel suo stato perpendicolare. E diciamo eziandio che per buona sorte il terremoto non fu cosi violento a Mafra come lo fu a Lisbona e a Cintra; altrimenti, guai a’ suoi trecento frati da messa e a’ cencinquanta conversi! Giá ho preso congedo da Mafra nell’antecedente mia. Lo prendo in questa da Cintra e dal suo sito amenissimo e da’ moltissimi buchi pe’ piccioni che ornano il tetto del mentovato palagio gotico, e dalle montagne che gli stanno a cavaliere; e a voi, padre Pacciaudi, do la buona notte, parendomi avervi ora scritto quanto vi dovrebbe bastare. Statevi sano, e a rivedecci fra quattro o cinque mesi.