Pagina:Barrili - Arrigo il Savio, Milano, Treves, 1886.djvu/78

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quel fiorellino appena sbocciato? A teatro con voi; in carrozza con voi; a casa, non se ne parla neanche. E al solito capiterà per la prima. Badate, Giovanna; una marchesa che amai, quando ero giovane, cioè, quando ero più giovane, mi diceva....

— Qualche storiaccia delle solite!

— Bene, vi farò grazia della storia, vi riferirò soltanto la morale: “Noi donne abbiamo il torto di non esser gelose delle ragazze; e queste, frattanto, si prendono la nostra bellezza, si vestono della nostra grazia, e ci rubano il posto.„

— A me, — disse Giovanna, — non ha da rubar nulla.

— E non parlo per voi, moralizzo in genere; — rispose il conte. — Ma io, ora, vi faccio perdere un tempo prezioso, e dimentico di avere anch’io qualche cosa da fare. A rivederci tra un’ora, mia dolce amica, e non vi adirate con la mia esperienza. Quando saremo vecchi, ci servirà. —

Vispo come un ramarro, saltellante come una cutrettola, il ritinto Alcibiade se ne andò