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mino. Per altro, non correvamo tanto da non sentire i discorsi con cui la brava donna ci stava accompagnando dall’uscio.
— Madonna, che gran signori! E punto superbiosi! Come ci sanno stare, colla povera gente! Già, novanta su cento, chi è bello di fuori è buono di dentro. —
— Sentite, — diss’io sottovoce alla mia compagna. — Si parla di voi...
E non potei, mentr’ella mi rispondeva qualche grazioso nonnulla, trattenermi dal chiedere a me stesso donde mai il popolo traesse que’ suoi detti sugosi, or festevoli, or gravi, ma quasi sempre veri, e quella forma snella, incisiva e poetica, che li fa parer sempre più sugosi e più veri.
Da questo pensiero, come rendimento di grazie alle cortesie di quella povera donna, tornai colla mente e col cuore alla divina creatura che si appoggiava al mio braccio.