Pagina:Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu/208

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l’ora uscì di mente a tutti. Neanche si pensò che il nuovo venuto doveva essere stanco del viaggio. Ma che stanco, dopo tutto? Aveva ad essere stanco di cinquantasei miglia di strada ferrata, un uomo che in tre ore di chiacchiere era corso da Londra a Vienna, da Vienna a Costantinopoli, da Costantinopoli a Smirne, al Cairo, a Massaua, al Pian delle Scimmie, passando ancora per venti o trenta punti intermedii?

— Ebbene, — gli dissi, come ci fummo ridotti a casa, — che te ne pare della nostra colonia?

— Niente, finora; ho appena veduto, cercando di orizzontarmi. La tua contessa è bellissima. La Berti madre mi pare una donna di buon senso, che porti con dignità il doppio carico della sua mole matronale e delle sue tre figliuole, che sono molto graziose. La sindachessa è un’oca; la segretaria comunale una cingallegra. Non ho infatti potuto giudicarlo che ai gesti, perchè non hanno parlato quasi mai. La signora Wilson madre è una fiorentina, m’hai detto? Se è tale, diciamo pure