Pagina:Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu/371

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La vedo questa sera, a passeggio, con la mamma e con le Berti. È cortese, ma fredda, e, più che fredda, occupata a discorrere con l’una o con l’altra delle sue giovani amiche. Poi c’è Terenzio Spazzòli, a cui si fanno complimenti della sua poca passione per lo zecchinetto. Egli ci si gonfia un pochino, ed io mi annoio altrettanto.

Ah, c’è uno strappo nelle mie relazioni con Galatea! uno strappo che bisogna rammendare ad ogni costo. Ma tu ci passerai, bambina, laggiù dalla parte del mulino; ci passerai, una mattina o l’altra, e dovrai pagare il pedaggio.


20 settembre 18...

“Roma è nostra„, mi ha detto stamane il signor sindaco, incontrandomi sul ponte, avviato verso la strada del mulino. “Viva Roma in eterno„, ho risposto con pari ardore, al patrio ricordo del primo magistrato di Corsenna. Era di buon augurio la data: Roma