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Pagina:Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu/392

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cevoli che ci son registrate, le ho tutte scolpite nel cuore; non è necessario che rimangano scritte sulla carta. E finalmente, io voglio inaugurare l’altra buona consuetudine di far tutto ciò che a lei piacerà. L’umano consorzio va male, dacchè il codice costringe le mogli ad obbedire ai mariti. Chi sa che non voglia andare un po’ meglio, se i mariti prenderanno il verso d’obbedire alle mogli?


22 settembre 18...

“Ho letto, e scrivo io, Galatea. Prima di tutto mi piace il nome, e lo assumo per mio. Direi una bugia, se soggiungessi che mi piace egualmente tutto ciò che è scritto in questo memoriale del signor Rinaldo Morelli. Vedo che la pelle di Spagna è stata lì lì per dare al cervello del mio fidanzato, e non saprei consolarmene, se non rendessi giustizia alla sua sincerità, che sovra ogni altra cosa mi è cara.

Fors’anche lo scrittore s’è lasciato un po’ vincer la mano dal suo ippogrifo, e l’amor della