Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.1, Milano, Treves, 1906.djvu/143

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amico. È Dio, lo riconosca ora, è Dio, il quale si giova delle male arti dei tristi per darle un insegnamento efficace.

- Ah, padre! Ella dice benissimo. Ma come potrò risanare, se il signor Collini non mi perdona?

- Intendiamoci! - rispose il padre Bonaventura; - il signor Collini le ha già perdonato. Egli sulle prime aveva giurato di non metter più piede in sua casa; ma io l’ho tanto pregato, segnatamente oggi, dopo che Ella ha mandato a chieder di noi, che egli si è finalmente piegato; e verrà appunto per salutarla, affinchè Ella non lo reputi uomo da tener astio nel cuore. Ora non crede Ella giusto che il signor Collini ricusi di occuparsi più oltre della cura? Vi sono consuetudini nell’arte medica, alle quali non si può contraffare, senza meritarsi il biasimo universale de’ colleghi. Però, quantunque il dottor Mattei non si sia diportato molto cortesemente con lui, il nostro amico non vuole guastargli le sue faccende e lo lascia solo a curarla. Il dottor Mattei è un gran medico, a quanto dicono, e speriamo che la guarisca. -

Qui il solito piglio sarcastico mutava il senso delle parole; e l’infermo che si sentiva così giù dell’animo e del corpo, poteva intendere tutta la forza dell’ironia.

- Oh, non mi abbandonate! - diss’egli. - Io voglio, io desidero essere curato dal signor Collini.

- E allora non ha che una cosa a fare; liberarsi anzitutto dal medico Mattei.

- È vero; ma come fare? - rispose il vecchio, alzando gli occhi angosciosamente verso il cielo. - Mio nipote....

- Suo nipote! E che ha Ella a temere di suo nipote? - gridò il padre Bonaventura. - Signor Giovanni, quando vorrà Ella intendere che i nostri parenti sono i nostri peggiori nemici? È una trista verità, dolorosissima a dirsi, e il nostro cuore d’uomini e di cristiani ricusa di acconciarvisi; lo so. Pure, è così. Costoro si accostano al nostro letto, non come amici, ma come eredi: sono iene che odorano il cadavere.

- Mio nipote, - rispose l’infermo, - non ha mai voluto un soldo da me.

- Artifizi, signor Giovanni. E che altro avrebbe ad essere? Egli alla perfine sa di essere suo nipote e di aver diritto alla sua eredità. Oh uomini, uomini! Ma noi, per quale tornaconto nostro ci siamo fatti ad assisterla? Le nostre ragioni sono note: di personali non ce n’è punto; si fa tutto per il trionfo della religione, e a questo sacrificheremmo