Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.1, Milano, Treves, 1906.djvu/145

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e del suo amico Mattei. Costoro, entrati nella rocca minacciata del vecchio banchiere, avevano scavata con finissimo accorgimento la mina che doveva guastare il negozio agli assedianti. Senonchè il padre Bonaventura se n’era accorto in tempo, e aveva risposto con una contromina, tanto più efficace in quanto che era scavata all’ombra del maggiordomo confidente dei due amici, e loro unico aiuto in quella guerra di astuzie.

Poco dopo i comandi dati al Battista, giunse il medico Collini, e fu un ricambio di tenerezze tra lui e l’infermo. Nè mancarono le lagrime, sebbene il Vitali, giusta la natura dei vecchi, non ci avesse molta virtù nelle glandole lagrimatorie, e il Collini per contro avesse da lunga pezza inaridita la fonte degli affetti. Ma che volete? a pianger lagrime vere si suda; laddove ad infingerle, basta far greppo alla guisa dei bambini stizzosi, e spuntano tosto che la è una meraviglia.

Dopo le tenerezze dell’amico, vennero le dimande del medico. Il Collini, simulando di non saper nulla, chiese minutamente quali fossero e in che modo amministrati i rimedi del Mattei, e dopo aver dimenate a dritta ed a manca le labbra ad ogni risposta dell’infermo, aggiunse a mo’ di conclusione:

- Sarà una buona scuola, non lo nego. Ci sono parecchi medici odierni, i quali stanno per la teorica del rinvigorire l’infermo. Ma, anche ammettendola, bisogna guardare se l’infermo può essere curato con quel metodo energico. Vedete, padre Bonaventura; qui, con tutte le loro novità, hanno complicato la malattia con un principio di gastrite. -

Era agevole al Collini lo inventare a sua posta, poichè i rimedi del Mattei erano stati da lui, complice il Battista, raddoppiati o guasti con nuovi ingredienti.

Il Vitali non perdeva una sillaba di quel dotto discorso, ed aspettava che, finita la diagnosi, il medico pronunciasse la sentenza. Nè il Collini la fece aspettar molto, e un raggio di contentezza rasserenò la faccia dell’infermo, quando udì che i mali effetti della cura sarebbero stati combattuti e che il Collini stava mallevadore del suo risanamento.

Erano tutti e tre in quei ragionari, allorquando entrò nella camera il maggiordomo con aria turbata.

- Che c’è di nuovo? - chiese sollecito il padre Bonaventura.

- Il dottor Mattei, che domanda di entrare, - rispose Battista.