Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
Una sola cosa io so, che quella donna ha da sapere che l’amo, anche se debba poi riderne. E poi.... e poi.... c’è sempre un modo onorato di uscire di pena. -
Questa volta era il Pietrasanta che andava a cascar sul divano.
- Aloise, Aloise! Questo non si chiama ragionare; e c’è di peggio, che non approda a nulla.
- Orbene, sentiamo! - proruppe Aloise, piantandosi dinanzi all’amico. - Che cosa faresti tu nel caso mio?
- Io.... farei.... Insomma, non tremerei tanto; parlerei come sapessi meglio.... e farei istessamente un buco nell’acqua. Credimi, Aloise; quella è una stupenda camelia. Donna senza amore, e camelia senza odore. -
Aloise si strinse nelle spalle.
- Credi di no? Orbene, vedremo. Io t’ho detto l’animo mio, da amico schietto, che ti conosce impetuoso e magnanimo, e non vorrebbe vederti troppo impegnato. Ma poichè hai deliberato di non dare indietro, io non ti lascerò. Un amico è sempre buono a qualche cosa. E per dar principio, balli più con lei questa sera?
- No.
- Perchè?
- Perchè non le ho chiesto altro che quella malaugurata mazurka. Vorresti forse che fossi andato a chiederne un’altra?
- Ora sarebbe tardi; ma c’è il cotillon. Non avevi pensato ad invitarla pel cotillon? Or bene, sappi che l’ho invitata io, e per me. Ti parrà strano, ma è proprio così. Ero andato a pregare la Monterosso, che, a dirtela schietta, mi va a genio; ma ero stato precorso da un altro, fin da ieri mattina. Allora mi volsi alla marchesa Ginevra, la quale non aveva data la sua fede a nessuno; ed eccomi il cavaliere di quella bellissima dama. Per me, che non cerco fragranze arcane, la camelia è già molto, e son certo che parecchi mi vorranno un mal di morte, per averla levata loro di mano. Ora vedi se io sia o no un buon amico! Ti offro la metà della mia preda.
- Enrico! - esclamò Aloise, piantando gli occhi addosso al Pietrasanta. - Enrico, se tu fai tanto per me....
- Sì certo, che lo farò; ma prima di tutto ci vorrà l’assenso della dama, che andremo poi a chiedere in compagnia, e non lo negherà, voglio sperare. Suvvia, animo, e non morirmi di tenerezza prima del tempo.
- Grazie, Enrico! tu sei il migliore degli amici!