Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.2, Milano, Treves, 1906.djvu/195

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turbolento, di questi. Ogni simile ama il suo simile, voi lo sapete; e noi siamo vecchi, Giuliani, vecchi, molto vecchi qua dentro.

- Dite pur logori, se parlate per me; - soggiunse il Giuliani. - Il mio cuore ha cinquant’anni; il mio cervello ne ha cento. Tirate la somma; cento cinquanta; o non vi pare ch’io n’abbia da vendere, d’anni e d’esperienza, a moltissimi? Ora, questa m’insegna che chi si fida rimane ingannato. Quel vostro vecchio sarà un brav’uomo; ma non mi capacita. Chi è costui? Non sapete il suo nome, ed egli sa il vostro; non sapete neppure da che parte egli venga....

- Questo lo so; - interruppe il Salvani; - dal Brasile, dove ha vissuto lunghi anni; dall’Asia, che egli ha viaggiata da capo a fondo, innanzi di venire in Italia.

- Ah! - interruppe Giuliani, a cui in quel punto tornava la memoria smarrita.

- Che c’è? - chiese Lorenzo, volgendosi a lui.

- Nulla, nulla! - fu pronto a risponder l’altro. - Questi sassi non mi riconoscono più, e mi hanno quasi storpiato. Per fortuna sto saldo sulle gambe; se no, me ne slogavo una, a dir poco. -

Lorenzo, intento com’era nel suo racconto, non s’addiede del sotterfugio.

- Volete riposarvi? - diss’egli.

- No, no; - rispose il Giuliani. - Già siamo vicini al piazzale; andremo a sederci a tavola. Non ricordate che ho fame? -

E fatte queste parole, proseguì la sua strada, leggermente zoppicando.

- Basta, lasciamo il vecchio da banda, - disse egli, per mutar discorso. - Ho a dirvi di cose importanti.... Ma non mi fate, per carità, quella cera da funerale. C’è del nuovo, ma volgerà in bene; il gesuita e quella birba matricolata del suo scolaro, si saranno aguzzato il palo sulle ginocchia. -

Così preso l’aire, e intanto che salivano in casa, dove egli fu pronto a sedersi dinanzi ad una mezza dozzina di uova a bere, che, consapevole de’ suoi gusti, gli aveva preparati il provvido Antonio in una scodella d’acqua bollente, il Giuliani raccontò all’amico tutto ciò che sapeva del colloquio udito da Michele, in casa il Gallegos. Inutile il dire con che attenzione stesse in ascolto il povero Salvani, e come ci volesse fatica a chetarlo, quando udì del nuovo laccio teso a Maria. Per ventura, il Giuliani non aveva anche vuotato il sacco, e quella trovata del legnaiuolo delle monache, il