Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.2, Milano, Treves, 1906.djvu/236

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rimasto perplesso: ma avendogli detto il Giuliani saper egli di buon luogo che gli strozzini avevano fatto mettere ad Aloise la girata su cambiali false, tanto per condurlo ad un tristo passo, aveva veduto esser quella l’unica via di salvezza, e senza dirne nulla ad Aloise, era andato dal duca; ma non lo aveva trovato in casa, con suo grande rammarico; nè certo avrebbe raccontato di quei suoi infruttuosi negoziati ad Aloise, se non avesse vedute le cambiali e la lettera del duca, la quale gli dimostrava che il Giuliani, dato il consiglio, aveva stimato più acconcio mettere i fatti di costa alle parole, e, più fortunato di lui, aveva potuto parlare col duca.

Un brivido corse per l’ossa ad Aloise, e stille di sudor freddo gli bagnarono la fronte, allorquando dal racconto dell’amico udì il pericolo che aveva corso. Acerbi erano i dolori dell’anima sua, e tali da fargli considerare gran ventura la morte; ma i suoi tormenti non erano stati inaspriti dal pensiero dell’infamia. Certo, una così scellerata trama non era di volgari usurai; ed egli tremò, pensando a quel laccio che era stato teso al suo onore, e dal quale egli si era inconsapevolmente salvato, mercè l’operoso affetto del Giuliani, di un amico recente.

Come si fu riavuto da quel colpo, ringraziò il Pietrasanta, benedisse al Giuliani, e spremuto dal cuore quell’ultimo avanzo di alterigia che pochi istanti prima lo avrebbe forse condotto a ricusare il servigio dello straniero nel modo in cui gli era offerto, prese la penna e scrisse questo biglietto al duca di Feira:


«Signor Duca,

«Grazie! che vi dirò io di più? Grazie, e dal profondo del cuore.

«Abbiatevi la Montalda, della quale io non posso chiedervi più di quello che v’è costato il riscatto delle cambiali. Voi certamente le avete riscattate per farmi servizio, e quello che è giunto or ora al mio orecchio, e mi confonde tuttavia di sgomento e di vergogna, me ne fa testimonianza certissima.

«Oggi stesso, a quell’ora che vi torni più a grado, sarò dal notaio Marinasco, per sottoscrivere il contratto.

«Vostro per la vita

«ALOISE DI MONTALTO


- Non gli prometto molto! - disse Aloise tra sè, in quella che scriveva quel «vostro per la vita».

E suggellata la lettera, la mandò prontamente al duca di Feira.