Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/17

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— Lei ha buon tempo! — soggiunse.

— Ma sì, Biagio; — diss’io; — quando non tira vento, e non piove, ho buon tempo ancor io, come il primo venuto. A questi patti, ne avete altrettanto voi. Ecco un bel sorriso di cielo! e questo gran verde, che pare una conca di smeraldo!...

— Prato del diavolo! — rispose Biagio.

— Che cosa avete detto?

— Che siamo al prato del Diavolo. Incomincia proprio qua, sotto la casa degli Arimanni, e finisce laggiù dalla chiesa di San Donato; di là, verso ponente, va fino al piede della collina; di qua, verso levante, fino alla riva del fiume.

— Ma sapete, Biagio, che voi parlate come un notaio?

— Eh, non dubiti! La vocazione c’era. Ed anzi, mio padre mi aveva fatto studiare per questo. Ma poi la passione per....

— Per la Nina! — interruppi io.

— Andiamo! — rispose Biagio. — Non me la faccia così vecchia, questa povera cavalla! Ha cinque anni, sa? ed io sto a cassetta da