Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/188

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in persona, quel coso lungo, dalla faccia sinistra, che mi è capitato davanti.

— No, non mi piace di vedere costui; — disse il canonico Ansperto, con un gesto di ripugnanza. — Egli sarà poi un matto, come quell’altro che è già scritto nel tuo libro. Ma supponiamo che sia davvero il maligno. Egli potrebbe chiedermi di venire a parlamento; nè io potrei ricusarmi, senza mostrare d’aver paura di lui.

— E tu lo ascolteresti; — disse di rimando il castellano.

— Ah si! per sentirmi fare un discorso come questo: “Messere Ansperto, canonico di Santa Maria, che giustizia è mai questa vostra? Cacciate me dalla gara, per darla vinta ad uno scherano di Rainerio? Non sapete che la va tra me e lui da galeotto a marinaio ? „

Il castellano rizzò la testa, con piglio tra maravigliato e sdegnoso.

— Ti accenno quello che potrebbe dirmi il maligno; — soggiunse il canonico Ansperto. — Se egli entra in gara, è segno che vuole