Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/197

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è svanita, sottentrando la scienza del bene e del male, e del distinguere tra questo e quello. Distingue frequenter! La logica, a buon conto, è un’opera mia. Avverti che so distinguere tra creatura e creatura. Non scelgo, per esempio, i canonici. Amo e cerco le belle donnine, io, vere e proprie aiutanti della mia potestà, e capaci di far loro con una semplice occhiata quello che io non sarei buono ad ottenere con dieci anni di tentazioni. Voi altri, canonici, quando siete così atticciati e bofficioni, mi servite, non lo nego, mi servite a quel Dio, per far scoppiettare più allegramente il mio buon focherello.

— Empio! — gridò Ansperto, sentendosi correre un brivido tra carne e pelle.

— Ahimè, padre, questo è il mio stato, c non posso mutarlo, — ripigliò il visitatore ciarliero. — Vedi un po’ quello che mi è toccato, per un primo errore commesso!... Io, veramente, ho sempre sostenuto che è stata una ingiustizia, quella parzialità per Michele. Ma lasciamola lì; non è questione da trattarsi ora con te.