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Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/203

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castellano, di quel fosco e losco Rainerio, che la mariti lui e la porti via. Farà costui tutto ciò che ella spera? lascerà il certo per l’incerto? lascerà la sua condizione invidiabile abbastanza, e che potrà fare, in processo di tempo, dei suoi figliuoli e discendenti una schiatta di feudatarii minori? e ciò per correre ventura, con una bella ambiziosa, alla corte di Tolosa, o a quella di Reims, o presso alcuno degli eterni contendenti per la corona imperiale di Lamagna? Io già l’ho poco in pratica. È tanto tristo, quell’uomo, che io non ho mai pensato di perdere il mio tempo con lui. Quando un’anima va da sè, il diavolo non ha da guidarla sul buon sentiero che mette ai suoi regni. Io dunque penso che quella ragazza la indovini, o la sbagli, secondo i casi. E poi, se non sarà il castellano Rainerio, sarà un altro, che la avrà di seconda mano e la condurrà egli altrove, e cercherà di farla piacere ad un potente della terra. In quella bionda testina, canonico mio, c’è tutto l’ingegno c l’audacia di un cercator di ventura. Filava: non vuol più filare; questo è l’essenziale. —