Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/24

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Ma dopo aver pensato queste cose, ne pensavo delle altre.

— Qui sotto, dicevo a me stesso, c’è il morto, e bisogna scavare. Biagio mi dico il nome del falciatore misterioso. È il diavolo, sicuramente, poichè fa in un’ora il lavoro di quattro uomini e di quattro giornate per uomo; è il diavolo, perchè gli cresce a mano a mano la falce nel pugno, e s’allunga, condotta a cerchio, verso tutti i punti della vasta circonferenza del prato. Ma qualche volta Biagio me lo chiama anche Marabotto. Che significa questo nome? Oggi è un casato; ma fu in altri tempi un nome proprio; ho letto carte antiche, documenti notarili intorno al Mille, dove questo nome di Marabotto appare in compagnia di tant’altri. Or dunque, diciamo pure che questa maravigliosa leggenda di Biagio potrebb’essere molto più vecchia ch’egli stesso non pensi, quando m’accenna alla tradizione orale de’ suoi vecchi. E poi, quella donna bianca, dai capegli sparsi sugli òmeri, che mena la ridda col diavolo, nella notte fantastica, che cosa significa? Perchè si parla