Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/252

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sono credere cosi; — diss’egli, dopo quell’istante di raccoglimento. — Amore è capriccioso, più ancora che non sia cieco; e quando amore ci prende per una creatura che non lo ineriti, succede quel che tu dici, il fastidio. Si è amato ardentemente, per un errore dei sensi; ma presto cade dagli occhi la benda. Quella donna, di cui c’eravamo invaghiti, non era poi così bella, come l’aveva fatta apparire a noi il desiderio di un’ora. Quell’uomo a cui avevamo creduto, non era così nobile d’animo e così gentile di modi, come a tutta prima ci si era mostrato. Ora consentimi di dire, Ingetruda, che se a te sarà possibile di giudicare più severamente che ora non faresti il tuo innamorato vicino, a lui non sarà più possibile di mutar cuore e pensiero per te. Sei così bella!

Perchè temeresti tu del futuro? E poi, senti; co’ tuoi dubbi, non bisognerebbe più cedere ad un sentimento d’amore. Facciamo dunque assai meglio. Amiamo, quando amiamo, e sia l’amor nostro senza timore, come senza ritegno. Fuoco vivo ed intenso, che consuma tutto e sè stesso in breve ora, val più che eterno ma fiacco.