Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/292

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— Suvvia, prosegui! che ci trovi di strano?

— Perdonami, signore.... ma sono gli emblemi.... del demonio.

— Ah, Scarrone, Scarrone! e dove hai pescate tutte queste sciocchezze? Lasciamo stare che il gallo è sacro ad Esculapio, al dio della medicina; esso è anche l’animale simbolico dei re. Non è egli, infatti, il re del pollaio? Il rosso è di porpora; e la porpora, o Scarrone, è simbolo dell’autorità imperiale. Ed io, perchè tu lo sappia, sono imperatore e re. Ma andiamo avanti: tu non hai veduto ancor tutto. Guardami un pochettino quei graziosi donzelli, che seguono la squadra dei trombettieri. Portano su cuscini di seta.... Ma tu non sai che cosa sia la seta, o Scarrone. È un tessuto fine e lucidissimo, composto di tanti bei fili, che si traggono da un bel vermiciattolo giallo, laggiù nelle parti d’Oriente. Qui si conosce poco, la seta; ma la conobbero e la usarono gl’imperatori romani; la conobbe e la pregiò Carlomagno; ma ebbe il torto di farne mantelli ai cavalieri della sua corte, per usarne alle cacce d’Acquisgrana, e