Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/297

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Capitolo XVII.

Come alla bianca Getruda toccasse finalmente uno sposo degno di lei.

Il conte Anselmo era escito sull’aia, per fare atto di autorità contro il vincitore della gara, da lui stesso bandita.

Non fu poca la sua maraviglia, vedendo Scarrone, seguito da un drappello di trombettieri, che egli non conosceva, e che indossavano quelle strane vesti di porpora.

— Che è ciò, banditore? — diss’egli. — E chi sono tutti costoro?

— Messer conte, — rispose Scarrone, inchinandosi profondamente, — ho grandi cose da annunziarti. È qui, con numeroso corteo, il nobilissimo uomo Costantino Macèdone, fratello a Basilio II, il sacro imperatore di Bisanzio, e fratello del pari alla nobilissima Teofania imperatrice, vedova del glorioso Ot-