Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/316

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delle prove. Non si mette mano agli esorcismi, se non si ha la certezza di aver davanti il maligno, proprio lui, proprio lui, in carne ed ossa, in ispirito e verità; anzi peggio, poichè si tratta di un tal personaggio, in ispirito.... e bugia.

Ansperto le sentiva, le gravi testimonianze degli scabini, e gravissime tra tutte quella della falce che si allungava, tagliando tutta l’erba del prato nello spazio di un’ora. Ma anche su quell’ora egli trovava a ridire.

— Se fosse il diavolo, — notava egli, — non avrebbe avuto bisogno di un’ora di lavoro. Una falciata sola, e ziffete! il prato doveva essere pulito come la palma della mano.

In quel mentre capitava Marbaudo, e alla presenza di tutti i canonici, raccolti nella sagrestia della chiesa, narrava per filo e per segno, tutto ciò che era accaduto laggiù. Gli altri erano fuggiti; ma egli aveva tenuto testa al falciatore misterioso. E poi, dal riparo dei salici, guardando indietro, lo aveva visto salire verso Croceferrea, in compagnia del banditore Scarrone, con un grande corteo di fanti