Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/337

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hanno sempre detto che apparteneva alla Chiesa. La terra è sempre di qualcheduno, perchè Dio a qualcheduno la dà. E non l’ha data ai miei padri. Non è stata giustizia, lo so, perchè essi ci hanno sparso il loro sudore, ci son nati e ci sono morti, come io ci sono nato e ci morrò; mentre i padroni non fanno altro che prendersi il frutto dei nostri sudori. Sono i padroni, che dirti di più? hanno la forza dell’ingegno, per dominarci. Anche noi, come soggiogheremmo i buoi, pazienti ed ignoranti animali che ci potrebbero mandare in aria con una cornata, se non avessimo la forza dell’astuzia, che è tanto da più della forza dei nervi? E così durerà, fino al gran giorno... che del resto è vicino, per quel che dicono. E a me non importa che sia vicino o lontano. Se viene, mi defrauda di poco. Vorrei che fosse oggi la vigilia e domani la festa. A noi, del resto, scendendo nella sua gloria, il giudice supremo dirà: “Povera gente, che avete sempre faticato e sempre obbedito, venite qua, c’è un buon posto alla mia destra per voi. Quegli altri, che hanno fatto in ogni cosa il piacer