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Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/70

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Perchè fino allora Getruda non aveva veduto, non aveva immaginato nessuno che fosse più alto di lui, conte Anselmo, signore di quelle terre, di tutte le cose e persone che in quelle terre esistevano.

Ma anche per giungere fino a lui, le sarebbe stato necessario passar per le mani del castellano Rainerio.

Per le mani e per le carezze sue! Sicuramente, quello non era l’uomo che Getruda avrebbe sognato, ne’ suoi sogni ambiziosi. Ma era quell’uomo che le indicava un modo di giungere più alto; un modo ch’ella altrimenti non sarebbe venuta a capo d’immaginare.

Fredegonda, la bellissima fantesca, da lui ricordata in buon punto, com’era giunta ai gradini del trono?

La bellezza è una gemma; e la gemma ha mestieri d’esser diligentemente pulita, nobilmente legata in oro dall’artefice, per piacere ai potenti che dovranno adornarsene.

Perde ella il pregio? o non lo acquista piuttosto, passando per le mani dell’orafo?

Fredegonda, come una gemma preziosa, era