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se fosse possibile d'ingentilire questo iddio boschereccio, mettendogli sul capo un elmo di milite, perchè la gloria lo educhi a grandezza, o nelle mani un’anfora d’argento, perchè serva come coppiere alla nostra mensa regale. Se vince la prova, lo innalzerò; diventerà un sostegno, un ornamento della mia corte, ed io potrò dirgli un giorno: — Bel cavaliere, tutto ciò è avvenuto per grande amore che m’aveva preso di voi. „
Ma ella non era una regina; era una povera ragazza del contado: e per un uomo, se sapeva sceglierlo, doveva innalzarsi ella stessa. Ora, i pregi di Marbaudo erano molti; ma uno glie ne mancava, che sarebbe bastato per tutti; egli non era della schiatta dei signori, nè sulla via di diventare un nobile uomo, di usurpare ancor egli, o con l’audacia o con l’arte, o col valor suo, o col favore dei grandi, la sua parte di mondo.
Si sarebbe egli almeno contentato di servire all’ambizione di Getruda? Avrebbe accettato presso di lei l’ufizio di Landerico?
No davvero, Getruda lo indovinava benis-