Pagina:Barrili - Il prato maledetto, Treves, 1896.djvu/81

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— Che sciocchezze! — esclamò Rainerio. — Credete nel finimondo, voi altri?

— Eh, mio signore, io non so veramente, — rispose Dodone. — Se il mondo avesse a finire, come si ciancia da un pezzo, non saremmo noi che dovremmo dolercene di più. Ma siccome potrebbe anche darsi che non finisse, penso che quella vigna vada potata alla sua stagione, quel fieno falciato e rivoltato, quelle castagne raccolte e messe nel seccatoio. E finisca pure, come dicono; ne abbiamo sempre per dieci anni da campar noi, e da pagare i tributi. Perciò, dico io, vuol essere un giovanotto forte e buono, che m’aiuti a far fruttare la terra.

— E quest’uomo pagherai con la mano della tua bella figliuola? — chiese Rainerio.

— Sicuramente. Poichè tanto è destinata per ciò, e qualcheduno l’ha da prendere, è giusto che io pensi a collocarla utilmente.

— Vuoi che ci pensi io? — disse Rainerio, dopo un istante di pausa.

— Tu, mio signore?

— Io, si; perchè non potrei pensarci ancor