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considerazione. — Lo vorrei veder contento. Per me, vo’ dirvela schietta, se ha da essere così impensierito, amo meglio che non mi dia da bere nemmanco un fil d’acqua.
— Oh, questo poi! — esclamò il garofano. — Io qui non mi accosto alla vostra opinione.
— Signor egoista!
— Madonna tenerina!
Un terzo interlocutore, dalla voce sonnacchiosa e burbera, venne a rompere quel dolce colloquio. Gli era un geranium triste, il quale stava lì presso, nell’angolo tra il muraglione e un muro di tramezzo, che separava il giardino di Laurenti da un camperello contiguo.
— Sì, adesso bisticciatevi ancora! La notte è fatta per dormire, e voi altri non lasciate pigliar sonno a nessuno.
— Che cos’ha quest’altro? — mormorò la rosa sbigottita al garofano.
Il garofano mulinava una risposta, ma non trovandola lì pronta e tale da offerire a madonna un alto concetto della sua dignità mascolina, non rispose un bel nulla.
Intanto il geranio proseguiva:
— Già, i contenti sono sempre incon-