Pagina:Barrili - L'olmo e l'edera, vol. 2.djvu/126

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con me, e mi guastava il piacere del correre; un cappellino di donna elegante che io vedessi a passare per via mi faceva giungere all’anima i dolori che m’erano già derivati da un altro cappellino e da un’altra veste di seta. La conformità del costume in tutti gli angoli di questa vecchia Europa non mi dava pace nè tregua.

Una parentesi, e sarà breve. In quella che il duca di Marana proseguiva il suo ragionamento, Guido cercava uno sguardo di Luisa. Ma gli occhi della signora cansavano sempre i suoi. Percy le era seduto vicino, e la dardeggiava di malinconiche occhiate; ella sorrideva ai discorsi del Marana e poi andava a finire il sorriso dal lato di Percy. Le era caduto il fazzoletto, e Percy s’era chinato sollecitamente a raccoglierlo: donde i muti ringraziamenti e gli inchini scambievoli.

Il cuore di Laurenti durava un’aspra guerra, una tortura così acerba da togliergli perfino la coscienza di sè.

— E dica, signor di Marana, — soggiunse egli, — come è venuto a capo di distrarsi dalle sue cure laggiù? Come ha potuto dimenticare?

— La contento in poche parole. In India c’è, sto per dire, un altro sole; almeno ei non rassomiglia punto a quello d’Europa. Là non c’è tramonto; l’astro maggiore se