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dito dalla tradizione, accarezzato dall’ozio, rammorbidito dalla frescura, rinfrescato mai sempre dagli esemplari del buon gusto e da tutte quelle misteriose affinità che ne governano la riproduzione nei centri popolosi, spiri alcunchè della sua arcana virtù nelle circostanti campagne, sicchè le rustiche madri, come le cavalle di Erittonio, secondo narra Omero, fecondate da Borea, partoriscono talfiata di cosiffatte Veneri campestri che il pittore girovago ammira, e si affretta a ritrarne la fuggitiva immagine nell’albo, e che il cacciatore contempla, dimenticando i tordi e le quaglie, troppo spesso assenti dalle nostre colline.
— Siete bella, Maddalena! — le disse la signora Luisa, appoggiandole amorevolmente il braccio sulla spalla.
— Oh! Vossignoria dice per celia! — rispose Maddalena. — Ella, sì, può tenersene, che è bella come la Madonna. Ma, La mi scusi, veh! se metto la lingua dove non istarebbe a me. Ella ha da far del moto, stare allegra, perchè mi pare che La non s’abbia riguardo. —
Luisa sospirò e non rispose.
— Brava, Maddalena, ditegliele anche voi, due ragioni in croce! — gridò Laurenti che veniva dietro, dando la mano al Giovannino, suo amicone dopo la faccenda dello scudo.