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riva fortemente turbata da quell’errore innocente. Laurenti, allora, dopo averle dato una seconda occhiata, colla quale pareva volesse chiedere scusa, si volse a Maddalena e le disse:
— È in errore vostro suocero; la signora Luisa non è che mia sorella.
Maddalena stette un tratto incerta (sono così perspicaci le donne!), poi ripetè al vecchio le parole di Laurenti.
— Ah, mi scusino le Signorie Loro; — disse il vecchio contadino. — Credevo proprio che fossero marito e moglie. Che bestia! Dovevo bene accorgermi che si rassomigliano. E si vorranno bene, a quanto pare. Egli è ben fatto, amarsi tra fratello e sorella.... Un fratello e una sorella, sono, con loro licenza, come il palo e la vite.
— O come l’olmo e l’edera; — mormorò Laurenti, tanto che potesse udirlo la signora Argellani.
La signora sorrise dolcemente dell’errore del vecchio, della spiegazione trovata e della considerazione del suo medico; poi, come per rompere quella conversazione che traeva al difficile, volse la parola al fanciullo:
— Giovannino, tu dunque non vuoi venire con me?
Il fanciullo stette zitto, dondolandosi nel suo solito modo.