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Figlio del cielo: delitto punito colla morte, come ogni altro di lesa maestà. Ma la cosa non ha ombra di probabilità. Se pure la dichiarazione d’amore fosse stata scritta da un letterato imprudente, come avrebbe potuto esser veduta e letta, fra cento cinquanta milioni di biglietti di visita, andati a far muro e spalto intorno ai palazzi imperiali?

È opinione generale che con quella giustizia sommaria l’Imperatore Khi-hoang-ti abbia preservato da un grande flagello il suo popolo. E la Storia della carta a fiori d’oro molto opportunamente cita a questo proposito gli armoniosissimi versi di Kon-fu-tse:

       Hiven pien-King tan pi-tsciang
       Si siu-ki hao-Khiou-cinang;

il che, tradotto in italiano, significa:

       “Lo stolto aperse il pozzo delle amarezze;
       Iddio sapiente si è affrettato a richiuderlo„.

Ahimè, solamente in Cina!