Pagina:Bartoli - Dell'uomo di lettere I.djvu/14

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maestosi, e sì amabili. Rapidi con tanta legge; affaccendati con tanta quiete. Nelle misure de’ tempi, nelle vicende de’ giorni, ne’ combattimenti delle stagioni sì consertati. Chi ha occhi per veder tanto; anzi chi di questo sa farsi scala per salire a veder molto più: chi per la lunga catena di queste celesti nature (di cui l’ultimo anello sta legato al piè del trono di Giove) può salire fino alle Forme stesse archetipe, e alle Idee della prima Mente, dal cui invariabil disegno si presero i pesi, i numeri, e le misure, quasi strumenti del lavorio di questo grand’ordine della Natura: chi sa conoscere l’alta Sapienza di chi in tanta varietà di mutazioni tiene stabile il corso d’un’immutabile Providenza, mentre seppe dare occulto ordine al manifesto disordine di tanti effetti, incatenandoli con insolubili nodi a’ fini suoi pretesi; sì che quelli, che sembrano fortuiti avvenimenti del caso, sieno esecuzioni di regolatissima providenza: chi ha vista per oggetti di così alto conoscimento, non è egli con esso solo, più che altri in tutti i godimenti del senso, beato? Ne faccia fede quel gran Platonico, che lo disse per pruova, Filone Alessandrino. Vagata (mens) circa stellarum tum fixarum tum erraticarum cursus, et choreas juæta Musicæ præcepta absolutissimas, trahitur amore sapientiæ so deducentis; atque ita emergens supra omnem sensibilem essentiam, demum intelligibilis desiderio corripitur. Illie conspicata Exemplaria, Ideasque rerum, quas vidit, sensibilium, ad eximias illas pulchritudines, ebrietate quadam sobria capta, tamquam Corybantes lymphatur, alio plena amore longe meliore, quo, ad summum fastigium adducta rerum intelligibilium, ad ipsum magnum Regem tendere videtur.

A chi questi paressero più tosto ingrandimenti d’arte che semplici verità, e, lontano dallo sperimentare, il fosse altrettanto dal credere, io non saprei dar risposta migliore di quella, che meritò da Nicostrato un’uomo poco intendente delle bellezze della Pittura.

Zeusi quel Sole de’ Pittori, che fece non tanto lume alla Pittura illustrandola, quanto ombra a’ Pittori soui