Pagina:Bartoli - Dell'uomo di lettere II.djvu/116

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Felicità impareggiabile de’ buoni Autori, che stampano.


Il desiderio di vivere è stato ritrovatore di cento maniere di non morire. E perche la medicina non ha né l’ erbe di Medea contra la vecchiaja, né l’ ambrosia di Giove contra la morte; anzi pur troppo il vero disse Sidonio che molti Medici assistentes et dissidentes, parum, docti et satis seduli, languidos multos officiosissime occidunt; e rivolto alle arti di colorire le tele, d’ intagliare i marmi, di fondere i bronzi, di fabricare archi, mausolei, e teatri: accioché se non può essersi lungamente un’ Uomo almeno si sia una superficie d’ Uomo su un quadro, un’ imagine d’ Uomo nell’ inscrizione d’ un’ arco, e nell’ epitaffio d’ un sepolcro. Ma nulla v’ è di nostro ritrovamento, sì come sopra ho accennato, sì abile a conservarci dopo morte vivi, come la generazion de’ figliuoli, con che la natura al mantenimento della specie commune e al privato desiderio di ciascheduno provede. Mortus, est pater (disse l’ Ecclesiastico), et quasi non est mortuus; similem enim reliquit sibi posi se. Ma come che vero sia, che il padre trasfonda sé stesso nel figliuolo che genera, con che morendo non muore, poiché in lui ancor vive; pur veramente sì spesso i figliuoli tralignano non solo dalle sembianze ma dal genio e da’ costumi del padre, che molte volte avviene (come in Api Dio degli Egiziani) che il padre sia un folgore, e ‘l figliuolo un Bue. Mercè che la tempera della prole non siegue la volontà dell’ agente, ma la natura della materia, né tali si formano i figliuoli quali si vorrebbono, ma quali si possono. Soli i libri, figliuoli della nostra mente, credi della parte migliore, imagini vive di noi stessi, soli essi sono, in cui tanto di vita si ha, quanto aver se ne può dopo la morte. Contingit (disse Cassiodoro) dissimilem filium plerumque generari; Oratio dispar moribus vix uraquam